Tv diseducativa, un fenomeno negativo per la crescita dei giovani d’oggi
E’ impossibile non notare con immenso dispiacere quanto sia cambiato il mondo della televisione in questi ultimi anni, e piange davvero il cuore a dover ammettere che il cambiamento è stato in peggio e non in meglio; fatto sta che la cosa è palese, sotto gli occhi di tutti, ed il telespettatore moderno è ormai soltanto una povera vittima dei palinsesti televisivi, non può fare altro che subire passivamente il bombardamento che le emittenti fanno quotidianamente sul suo cervello.
Forse un po’ tutti ci siamo sempre auspicati una tv che fungesse da supporto culturale ed educativo per noi stessi e per i nostri figli, uno strumento per ampliare la nostra conoscenza su temi di ogni genere e per tenerci costantemente informati su ciò che accade nel mondo, però in modo neutrale ed imparziale, lasciandoci cioè la possibilità di decidere da soli come interpretare una determinata notizia; purtroppo bisogna invece prendere atto che la tv di oggi è molto ma molto lontana da tutto ciò, e i suoi effetti negativi si notano palesemente sulle grandi masse.
Quali sono i programmi più diseducativi per i giovani
Se riflettiamo, non sarebbe poi stato neppure così difficile riempire i palinsesti televisivi in modo più intelligente e soprattutto coscenzioso; non sarebbe forse stato il caso di offrire al pubblico una maggiore possibilità di scelta sulle trasmissioni da seguire? Non era forse più giusto privilegiare programmi di carattere culturale, didattico, etico e morale, di informazione e prevenzione, rispetto invece alla grande quantità di format che esistono su programmi di intrattenimento, gossip, chiacchierate e commenti inerenti reality shows o altre quisquiglie simili?
Grande Fratello, Amici, Uomini e Donne, C’è posta per te, Il ballo delle debuttanti, Vero amore….e chi più ne ha più ne metta! Riflettiamo…cosa potrà mai offrire di buono questo tipo di trasmissioni, specie ad un pubblico di adolescenti e giovani? Un bel niente, questo è poco ma sicuro, ci vuole poco a rendersene conto, ma purtroppo non è così, perché la cosa che più interessa è l’audience, e manco a farlo apposta questi programmi sono sempre in testa alle speciali classifiche delle trasmissioni più seguite, davvero assurdo.
Cosa imparano i giovani guardando questi programmi?
Tv spazzatura, così viene definita in gergo questo tupo di televisione, e l’elemento che maggiormente la caratterizza è senza dubbio la indiscutibile funzione diseducativa che essa ha sulla crescita di un ragazzo o di una ragazza soprattutto in età adolescenziale. Il problema è davvero molto serio e non c’è affatto da scherzarci sopra; oggi i ragazzi giovani vedono i protagonisti di questi programmi come dei veri e propri idoli e tentano di emulare qualsiasi loro moda, gestualità, modo di esprimersi. Siamo davvero alla frutta, non c’è che dire.
Basta provare ad andare in giro per esempio all’uscita di un qualsiasi liceo o scuola superiore e provare a fare qualche domanda di cultura generale ai ragazzi di oggi per strabiliarsi di quanto sia purtroppo alto il tasso di ignoranza tra di loro; non sanno, per esempio, neppure come si chiama il nostro Presidente della Repubblica, ma sanno benissimo invece con chi è andato a cena Fabrizio Corona subito dopo aver lasciato Nina Moric, o anche qual’è il dolce preferito di Barbara d’Urso. Davvero avvilente.
Possibili soluzioni a questo problema
Soluzioni ce ne sarebbero tantissime, ma è la voglia di volerle mettere in pratica che manca, o meglio, è la pressione degli sponsor ed il flusso di denaro ad essi collegato a farla da padrone, alle tv non interessa un bel fico secco cosa ci piacerebbe vedere, loro propinano quello che gli conviene di più, a discapito della nostra informazione e dei nostri gusti in materia televisiva; e la cosa più triste è che le emittenti di stato pretendono di incassare anche una tassa per i pessimi servizi che offrono!
Ecco che, in questo contesto di anarchia totale, hanno preso sempre più il sopravvento le pay tv, ovvero emittenti che offrono libero accesso a canali tematici di ogni genere in cambio di un canone mensile abbastanza accessibile (siamo nell’ordine dei 40/50€ mensili); per lo meno con questo tipo di soluzione si può scegliere liberamente come trascorrere il proprio tempo libero e quale sarà il tema che si ha voglia di approfondire, cosa che non è invece fattibile sui canali di Stato.
Opinioni degli addetti ai lavori sulla tv diseducativa
Alcuni tra gli stessi lavoratori del mondo della televisione hanno in più di un’occasione ammesso che la televisione di oggi non riesce a trasmettere neppure una piccola parte di quei bei valori e di quei sani princìpi a cui invece eravamo abituati fino ad un paio di generazioni fa, ed anche l’informazione è andata a farsi benedire a vantaggio della ‘tv spazzatura’. Non c’è speranza ormai, siamo totalmente nelle loro mani, e l’unica salvezza sarebbe forse proprio quella di non guardare più la tv, molto meglio se ci appassioniamo ad un buon libro.
Oggi capita sovente di incontrare tantissima gente che non conosce ad esempio neppure per sentito dire un artista come Miles Davis, Jaco Pastorius o Charlie Parker, ma conosce invece benissimo il più stupido dei giovani rapper che urlano il loro essere disadattati al mondo intero, oppure il più sgangherato e tatuato dei deejay che muove migliaia di persone semplicemente mettendo dischi ed urlando ‘fiestaaaaa’. La cosa ad ogni modo non riguarda solo il nostro paese, purtroppo la faccenda è più seria e grave di quello che possa sembrare.